PROGETTO GIOCO-DANZA O DANZE POPOLARI
OBIETTIVO GENERALE:
Le danze popolari sono espressione delle specificità culturali dei popoli del mondo; appartengono alla storia, si nutrono della musica, incarnano gli stili tradizionali e moderni delle varie culture.
Crediamo che nella società multiculturale in cui viviamo, questa proposta rientri nel più vasto progetto dell’intercultura nella scuola (sostenuto dal Ministero della Pubblica Istruzione, Circolare Ministeriale 205/90) che mira a favorire un’interazione non omogeneizzante delle diversità, fornendo un contributo arricchente al percorso scolastico tradizionale.
Le danze popolari o danze collettive sono adatte a tutti. Tutti sono in grado di imparare i movimenti; anche le persone che si ritengono più goffe e più impacciate.
Non sono dunque danze di impegno, di bravura personale, di sfoggio per i migliori all'insenga della perfezione stilistica più ricercata, bensì le danze ed il gioco-danza in generale hanno come scopi:
- quello di creare un'atmosfera serena adatta a tutti, un modo per stare insieme, di affiatarsi e in poche parole di fare gruppo.
- quello didattico-educativo d'insegnare a coordinare i movimenti del corpo con la musica, ad essere elastici e leggeri, a valorizzare ciò che il corpo può esprimere.
- quello ludico.
La danza è un insieme di musica, mimica, canto, ritmo e movimento.
OBIETTIVI SPECIFICI relativi al singolo bambino e al gruppo:
- educare al movimento, utlizzando vari giochi, in relazione alla musica;
- curare lo sviluppo del senso ritmico;
- incoraggiare l'autonomia nell'esecuzione di semplici coreografie;
- educare al riconoscimento dei diversi stili musicali e delle varie modalità di espressione corporea;
- facilitare il superamento dell'ansia prima di un'esibizione davanti ad un qualsiasi pubblico;
- promuovere stili cooperativi (facilitati dalla caratteristica "orale" delle danze popolari);
- esercitare le abilità espressive;
- guidare l'allievo nella gestione del proprio spazio in relazione a quello dei compagni;
- facilitare l'inserimento dei bambini extracomunitari e favorire quindi la conoscenza delle diversità culturali, stimolando inoltre la curiosità;
PROGRAMMA:
Il programma prevede:
- l'ascolto di strutture musicali impiegate nel ballo di danze collettive, riconoscere dove cambia la struttura (obiettivo per gli alunni della scuola primaria-per es. AABB);
- l’insegnamento di semplici danze tradizionali internazionali (scuola primaria);
- uso di strumenti ritmici per suonare insieme in maniera organizzata e ludica.;
Possibili collegamenti con altre discipline
Siamo disponibili a concordare con gli insegnanti delle altre discipline (in particolare per la scuola primaria), eventuali contenuti comuni, affinché gli allievi possano usufruire di una formazione non frammentaria. Evidenti connessioni vi sono con l’educazione musicale (musiche, ritmi, canti popolari), l’italiano (fiabe e racconti di altri popoli), la lingua straniera (termini in inglese, in francese o in altre lingue che ricorrono nei testi dei canti e delle danze), l’educazione all’immagine (costumi tradizionali, elementi di etnografia), la geografia (collocazione dei paesi sul planisfero, clima, risorse, economia), la storia e la relazione fra le nazioni.
MODALITA’ DI INSEGNAMENTO
Metodo di insegnamento
Sarà principalmente utilizzato il “metodo di sviluppo” che consiste nel procedere da basi semplici e familiari (ad esempio, la camminata) fino alla forma finale della danza (più complessa) attraverso l’aggiunta progressiva di elementi nuovi. Questo metodo consente al gruppo di cominciare a muoversi immediatamente sulla musica e di non scoraggiarsi di fronte alle difficoltà che, se poste all’inizio dell’insegnamento, bloccherebbero l’apprendimento.
Clima
L’obiettivo, utilizzando il gioco, è sempre quello di creare un clima rilassato in cui sono non solo ammessi, ma promossi, il divertimento e la creatività. Si avrà tuttavia l’attenzione di osservare e guidare le dinamiche che si realizzano nel gruppo al fine di permettere ad ogni allievo, dal più esuberante al più timido, di apprendere partecipando.
Difficoltà e timori degli allievi
- gestione della lateralizzazione (destra-sinistra) ;
- memoria dei passi e insicurezze;
- apprendimento "a specchio";
- cambiamenti di direzione (girare, avanzare, indietreggiare...);
- passaggio dalla prima parte della danza alla parte successiva;
- esecuzioni di particolari formazioni coreografiche;
- interiorizzazione della musica, delle misure e della durata del movimento;
- paura di sbagliare in generale;
Per superare/aiutare le possibili difficoltà sopraindicate, verranno proposti dei “fuoriprogramma”, rispetto alle danze stabilite (in modo particolare nelle prime lezioni), in modo da creare un’iniziale situazione-atmosfera divertente e rilassata che faciliti l’apprendimento da parte dei bambini come ad esempio:
- speciali danze-gioco per comunicare ai bambini simpatia, entusiasmo e positività (ed esempio danze in cui gli allievi sono chiamati a mimare le diverse gestualità di vari animali...) ;
- particolari musiche scelte per effettuare un riscaldamento iniziale per conoscersi meglio. Questo momento è molto particolare perchè permette di osservare le abilità e le difficoltà motorie (oltre a quelle caratteriali e comportamentali) del gruppo, consentendo di elaborare un programma che rispetti le diverse situazioni individuali presenti
- giochi espressivo-facciali, cambiamenti di voce, effettuazione di specifici errori per eliminare paure e timidezze e comunicare invece coraggio e fuducia.
MATERIALI
riproduttore di musica adatto a diffondere musica in palestra;
CD vari con le musiche delle danze in programma (ad uso esclusivamente didattico);
Esempio di alcune proposte:
Specknerin (Inghilterra)
Branle des chevaux (Francia)
Andrò – Hanter dro kom (Bretagna – Francia)
Alunelul (Romania)
Podaraki (Grecia)
Sette salti (Danimarca)
Balli collettivi in schiera su reel o giga irlandesi
Cerchio circasso
Chappelloise (Francia)
Setnja (Macedonia)
Balli di gruppo
Musiche e canzoni conosciuti dai bambini.
BIBLIOGRAFIA
Danziamo con i suoni Emanuela Perlini Davide Zambelli Ed. Mela music
Invito alla danza Daniela Ferraris.
Danze collettive: una modalità educativa Gianfranco Staccioli CEMEA.
Altro.